A passeggio nella stalla... e che stalla!!! |
Appena arrivati abbiamo subito
respirato l’atmosfera serena e rilassata della sua fattoria, i cui ritmi non
sono certo quelli di una fabbrica o di un supermercato freddo ed impersonale. A
Gabbiano sembra di tornare ai tempi dei nostri nonni, quando il lavoro era legato alla sussistenza e non alla rincorsa di chissà quale fallace profitto. La stalla delle
mucche è sicuramente la cosa che maggiormente mi ha colpito. Ho pensato:
“diamine, ma qui potrei dormire e mangiare!!”; il luogo non solo è pulitissimo,
ma soprattutto accogliente, confortevole, sereno e rilassato. Insomma, un vero
e proprio “rifugio” per bipedi e quadrupedi.
Veronica e Nicolò fanno nuove amicizie |
Posso affermare senza
esitazione che le vere protagoniste della nostra visita sono state loro: le mucche.
Patrizia, l’energica e dolcissima
moglie di Lino, ce le ha presentate e ci invitati a visitare la loro “reggia”
esattamente come farebbe una madre orgogliosa, con fierezza e rispetto; le
mucche sono parte della loro famiglia, lei le accarezza, le coccola, parla con
loro: che sia per questo che il suo latte è così buono?!
Le mucche di Lino e Patrizia |
Abbiamo anche assistito
all’apertura della stalla e all’uscita al pascolo; quest’ultimo è posto
tutt’attorno alla stalla e si può dire che anch’esso sposa l’ideologia del “chilometro
zero”!
Ovviamente abbiamo anche
effettuato una visita al laboratorio di trasformazione, il vero orgoglio di
famiglia! E vi assicuro che c’è di che essere orgogliosi: un laboratorio
modernissimo, piccolo e al contempo accogliente, familiare a tutti gli effetti,
ma funzionale. Con grande orgoglio Lino ci ha introdotto nel suo “regno”, dove si svolge la magia della trasformazione.
Lino è una persona molto umile e riservata,
ma quando parla del suo lavoro lo fa con passione; se osservi i suoi occhi
mentre ne parla capisci subito perché ha deciso, diversi anni fa, di cambiar
mestiere e diventare la persona che è oggi. Perché più che cambiar mestiere è
stato un radicale cambio di vita.
Ripeto, non è certo per profitto
che ha scelto questa strada, anzi. Lino si è ripreso il suo spazio, ha
riconsegnato anche il giusto spazio alla natura; ha capito appieno quanto sia
fondamentale non rincorrere il surplus, ma vivere al ritmo delle stagioni, del
sole e del vento, della neve e della pioggia. Un ritmo che magari genera ansia
di perdita in noi “cittadini”, abituati a voler avere anche se la natura non
da. Quest’ansia è sempre presente in chi lavora la terra, ma con l’accresciuta consapevolezza
che solo rispettandola e celebrandola col proprio lavoro le cose possano
tornare al loro posto, in un eterno ciclo vitale.
La fattoria Lama Grande è davvero
un bel posto, dove poter respirare quella genuinità che sempre ricerchiamo
nelle persone dalle quali ci riforniamo e nei prodotti che acquistiamo.
Patrizia e Lino, con grande
cuore, ci hanno accolto permettendoci di vivere un po’ nel loro spazio,
consapevoli che lo spazio e la natura sono di tutti, e tutti possiamo goderne.
Sarebbe davvero un mondo ideale
quello in cui le persone concepiscono appieno la loro vocazione. Siamo noi, con
le nostre scelte e le nostre consapevolezze, a rendere a terra un luogo
migliore o peggiore e non possiamo davvero pensare che siano altri a farlo al nostro
posto.
A Gabbiano hanno scelto e dal mio
punto di vista hanno scelto la migliore delle strade possibili, ma non è detto
che lo sia per tutti! Per tutti però, lassù tra i monti dell’Appennino, dove il
respiro si fa più lento, ci sono prodotti meravigliosi e gustosissimi il qui
aroma rispecchia appieno il ritmo delle stagioni.
Alessandra Pozzi
[Fotografie: Valentina Colasanti]
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